giovedì 29 novembre 2007

Giustizia e amore

Penso che di male al mondo ve ne sia molto di più di quanto se ne possa
scoprire, ma se tu combatti per non fartene coinvolgere o almeno non facessi
di tutto per ridurre al minimo il tuo coinvolgimento questo mi renderebbe
orgoglioso ancor di più di esserti amico. E se tu riuscissi a separarti dal
mondo del giudizio attraversando quasi indenne questi antri desolati
dell'uomo abbracciando un modus vivendi in cui guarderesti negli occhi
questi peccatori purtuttavia conservando il tuo sguardo limpido e
disponibile senza distinguere nemmeno il tipo di peccato e di peccatore
allora mi sentirei ancora più vicino al tuo cuore che è già meraviglioso
così come è. Anzi, saprei di confidare sull'amico migliore che ci sia perché
saprebbe superare le oscurità nascoste che allignano nel mio animo, ma che anzi,
avendole conosciute, non si ritrarrebbe e stendendo la sua mano su di me, le
esorcizzerebbe. Quale sarebbe  la più "perfetta letizia"?... e non è quella
a cui con tutte le forze aneliamo? perfetta letizia non necessariamente
coincide con la perfetta giustizia, e la perfetta giustizia non toglierebbe
l'opportunità all'uomo di esserle superiore se non si scoprisse che ciò che
conta veramente non è la bilancia della giustizia ma la misura piena e
scossa dell'amore che non misura ciò che dà?
La corruzione appesantisce le ali della giustizia,
ma le ali dell'amore che genera "perfetta letizia" non possono
essere condizionate anche a costo di pagare il prezzo più alto che fa dire
"perdono loro perché non sanno quello che fanno"



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